Per Ippocrate e la medicina medievale, l'origine delle lacrime era da attribuirsi allo stato umorale del corpo, mentre il pianto era percepito come una purificazione del cervello dagli eccessi umorali. Adoro le spiegazioni mediche greche: alla fine hanno sempre quel risvolto semi psicologico che tutti immaginiamo. Ultimi studi invece sostengono che le persone si sentono "meglio" dopo aver pianto, a causa dell'eliminazione di ormoni associati allo stress. In altre parole ci sentiremmo meglio dopo aver pianto perché le lacrime “laverebbero via” le sostanze chimiche prodotte dallo stress.
In media gli uomini piangono una volta ogni mese, mentre le donne piangono almeno cinque volte al mese, quando il pianto può incrementare anche di cinque volte, spesso senza evidenti ragioni. In molte culture è più socialmente accettabile per donne e bambini piangere che per gli uomini: viene insegnato che non è da maschi piangere. Non c'è niente di più sbagliato. Una spiegazione può essere che chi piange attira l'attenzione su di sé. Se un uomo piange, vuol dire che la situazione è grave, allora siamo spinti a riflettere e a cercare una soluzione. Molti uomini preferiscono controllare il pianto, con la conseguenza che per esprimere ciò che hanno dentro, tirano fuori comportamenti rabbiosi, culturalmente più virili.
Trattenere le lacrime fa aumentare la tensione all'interno creando stress. Ci sarebbero anche altri modi per sfogarsi quando si è soggetti a forti emozioni, ma se la natura ci ha programmati per versare gocce dagli occhi, perchè non farlo?
Il Vostro
Jonathan Rottenberg
Piangere fa parte dello sfogare tristezza ma anche gioia. Perché i pianti mica sono sempre per ragioni brutte, ma anche per botte di felicità enormi o emozioni bellissime.
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