sabato 25 febbraio 2012

Bisogna saper perdere

Guardiamoci bene in faccia. Noi siamo Italiani. Ed in quanto tali abbiamo una storia sportiva che ha connotazioni ben precise. Si potrebbero riassumere in due concetti: grandi vittorie e grandi eventi. A noi interessano solo le grandi vittorie ed i grandi eventi. E sapete perchè? Perchè da sempre noi siamo stati abituati così!
Negli altri paesi l'ultima squadra in classifica, quella per intenderci che non farà i playoff per il titolo finale ha sempre e comunque lo stadio pieno dei propri tifosi, tutti pronti a sostenerla in ogni caso. Negli altri paesi si ha la cultura di seguire l'evento sportivo al di la di vittoria o sconfitta (NFL e NBA sono esempi plateali). Da noi se una squadra non vince dopo un po' non la segue nessuno.
Faccio una serie di esempi: automobilismo. Quali altri paesi hanno avuto e hanno qualcosa di solo paragonabile alla Ferrari? E Bartali e Coppi per il ciclismo? E il calcio? Il sistema calcistico più vincente d'Europa con quattro mondiali e più di 50 Coppe vinte? E la valanga azzurra? E il Settebello? Ed i Quattro Moschettieri che vinsero la Davis? Da sempre siamo stati abituati o al massimo o niente! Per un Italiano non esiste lo sport dei risultati, esiste solo quello delle vittorie. Perchè, ripeto, così siamo stati abituati.
Mettendo da parte questo ragionamento, perchè se la nazionale di calcio perde fa cagare mentre se quella di rugby viene asfaltata sono sempre degli eroi che fanno grandi prestazioni? Oppure se la nazionale di basket va male è perchè son spompati? So che i giornali fanno di disparità di trattamento, ma così mi sembra troppo. In questo contesto o con il rugby si comincia a vincere, oppure lo vedo male.
Il Vostro
John Kirwan

Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di non inserire spoiler nei commenti, non piacciono a nessuno.
Chiunque può commentare, non c'è bisogno di essere registrati o di digitare il captcha.
Chi commenta sostiene chi scrive, fatelo in tutti i post che leggete.