mercoledì 15 febbraio 2012

Italian music Requiem

La musica italiana, o almeno, la concezione che si aveva di musica italiana fino a una decina di anni fa è morta. E non è internet il motivo. Se no non si spiegherebbe l'enorme successo di star uscita dal nulla un poco tempo come Gaga, che ha fa di internet il mezzo più grande per farsi conoscere, oppure l'odiato da tutti (e dal sottoscritto) Justin Bieber, il quale senza internet sarebbe un pinco pallino qualsiasi. La musica italiana è morta perchè non c'è più un modo per valorizzarla veramente. Non si investe più su un artista perchè si crede veramente in lui; si investe su un artista solo perchè in qualche modo si è già affermato. E come si è affermato? Con i talent. Non faccio distinzioni fra X-factor o Amici. Ok i cantanti che escono dà lì potranno essere bravi quanto si vuole, però peccano di una cosa: l'ispirazione. Una canzone, e quindi di conseguenza un album, devono avere qualcosa dietro come un'esperienza di vita vissuta oppure un forte sentimento. Invece no, con i talent funziona così: vieni perchè sai cantare, noi ti insegniamo a cantare bene e intanto ti diamo una buona visibilità. Ma non sempre vince il più bravo. Perchè? C'è il televoto, che non può misurare il talento, perchè il voto è determinato da tante piccole sfaccettature personali. Con questo stupido meccanismo, vince chi ha più "consensi", quindi è già affermato leggermente, ma dietro non ha nulla. Caso strano dopo una settimana, il vincitore del talent esce con un disco. Ora tu, cantante, come fai a fare un disco in una settimana? Non puoi scrivere tutti i testi e le musiche. Quindi ti danno "la pappa pronta": canzoni e musiche già scritte "apposta per te" (credici), registri e sei un cantante. E vendi pure, perchè quei quattro dementi che ti hanno votato, ti seguono in ogni caso. Vogliamo fare esempi? Ora mi vengono in mente tre nomi: Marco Carta (che ringrazio per aver portato il lieve accento di Pirri in giro per l'Italia), Emma Marrone ed Alessandra Amoroso. Non giriamoci attorno, cantano sempre la stessa cosa, allo stesso modo e con la stessa musica. "Oh bella la nuova canzone di Emma". Eh grazie al cazzo: urla come sempre, stessa musica, e stesso testo (magari cambia la parola cuore con amore).
Con questi presupposti come possiamo organizzare il festival della canzone italiana? Canzoni inedite selezionate da dei vecchi, che quindi scelgono canzoni che sembrano vecchie. La triste verità è un'altra: tutti i "nuovi cantanti" italiani sono tutti usciti o da Sanremo o dai talent. Unica eccezione, o una delle poche: Caparezza.
Non viviamo nell'utopia che la musica italiana posso tornare ai vecchi albori: anche se non sono propriamente il mio genere (tranne rare eccezioni) so che i vari Guccini, De Andrè, Gaber, Battisti e altri di cui mi scordo, nascono una sola volta. E se lo so io, che non sono un amante di questi genere, perchè voi che vi professate esperti non lo capite?
Dal Vostro
Rudy Zerbi

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