Gianluigi Buffon (Juventus): capitano della spedizione, ha dichiarato che sono "Meglio due feriti che un morto." E continua dicendo: "Nelle ultime partite qualcuno magari pensa bene a quello che deve fare perché ne ha la convenienza. Questo non significa che non si giochi per vincere, ma ogni tanto qualche conto è giustificato." E queste sono le dichiarazioni di tre giorni fa.
Leonardo Bonucci (Juventus): coinvolto nelle indagini sul calcioscommesse, ma al contrario di Criscito (il nostro miglior terzino sinistro, quest'anno allo Zenit), non è stato mandato a casa.
Angelo Ogbonna (Torino): seriamente? Convochiamo un giocatore di Serie B e mandiamo a casa Astori e Bocchetti?
Emanuele Giaccherini (Juventus): quest'anno 20 presenze totali. Perchè non chiamare Pepe?
Mario Balotelli (Manchester City): se parliamo di codice di condotta, qui abbiamo colui che ha infranto qualunque regola.
Fabio Borini (Roma): buon attaccante, ma viene da un infortunio. L'unico tagliato in attacco è stato Destro, reduce da un finale di stagione da urlo.
Antonio Di Natale (Udinese): uno che il 2 maggio scorso ha dichiarato: "I gay restino nell'ombra. Mi chiedo: come potrebbero reagire i tifosi? Mica possiamo prevedere le reazioni di tutti. Mi dispiace, ma non condivido la scelta di rendere pubblica, almeno nel mondo del calcio, una situazione privata così importante. Il nostro mondo, sotto certi punti di vista, è molto complesso". Non commento l'ignoranza.
In conclusione, ognuno può fare le scelte che vuole. Ma perchè sbandierare l'esistenza di un codice di condotta e poi fregarsene?
anche qui, leggasi il commento sul post del ciclismo
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