lunedì 14 gennaio 2013

Il caso One Direction

Esatto, dopo le lodi a Gossip Girl voglio proprio rovinarmi. Ma parto da questi cinque ragazzi per fare un discorso molto più ampio e generale.
Riassumo in breve chi sono i One Direction: sono un gruppo anglo/irlandese, creato nel programma X-Factor UK. Esatto, la chiave è questa. Ognuno di loro si era presentato come solista, ma dato che non erano riusciti a qualificarsi alla fase finale in singolo, qualcuno con l'occhio lungo, ha deciso di unirli come gruppo. Vi invito ad andare a cercare i video delle loro esibizioni nel programma, perchè sono veramente belli.
Ora facciamo un raffronto con tutti i talent musicali italiani, avete mai sentito una storia simile in Italia? Ok, un fenomeno come gli 1D nasce una volta ogni dieci anni, al momento sono la migliore al mondo ed un gruppo non suscitava una tale "euforia" dai tempi dei Backstreet Boys. Che poi, il 90% delle fan abbia dei chiari problemi mentali non è dovuto a loro. Ma se pensate all'Italia, qua si preferisce mettere tutti i cantanti gli uni contro gli altri, senza scrupoli, con il solo scopo di fare ascolti. A questi che presentano i programmi non gli frega un cazzo di trovare un talento, di farlo crescere e maturare.
Amici è l'esempio cardine. Le ultime vincitrici sono tutte identiche, in stile e canzoni. Così non potrai mai attirare nessuno di nuovo. Ma nemmeno facendo vincere quell'essere che ha vinto l'anno scorso, rauco che cantava solo in stile vasco (minuscolo voluto). Su X-Factor discorso diverso, ma non ci allontaniamo nemmeno tanto. A partire dal fatto che in quattro edizioni su sei, uno dei giurati, quindi uno che aveva un peso enorme nel programma, era Simona Ventura, che non riuscirebbe nemmeno a fare il giudice in una gara di rutti. Ma cosa succede ai vincitori? Solitamente dopo un album, fatto in fretta e furia per sfruttare la popolarità, spariscono. Uniche eccezioni Noemi e Marco Mengoni, non nomino Giusy Ferreri, perchè mi toglie la voglia di vivere.
Quindi, smettiamola di prendercela con dei ragazzi giovani e bravi. Non sono la fine della musica. Guardiamo in casa nostra, e facciamo in modo che i veri ragazzi talentuosi italiani vengano fuori, in un modo nell'altro.
Ridateci Rino Gaetano e prendetevi Povia.

8 commenti:

  1. All'estero sono abituati a creare gruppi "in laboratorio": le Spice Girls sono un altro esempio. Per me i gruppu se non nascono in amicizia, magari dietro i banchi, magari suonando nel garage, non so quanto durano. Vedrai che, se non vengono dimenticati prima, ad un certo punto ci sarà chi si crede migliore di altri e disferà il gruppo per tentare la carriera da solista.

    In generale credo sia dura imitare il modo di fare musica all'estero: tentarono di fare le Lollipop e se ricordi fu un disastro completo. Meglio che nasca allora un cantautore vero, sono quelli che ci hanno dato la fortuna in passato.

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    1. pendiamo i lunapop.. nati in amicizia, son durati solo un album purtroppo..
      si ma al momento non vedo nessuno di nuovo.. cioè oltre caparezza, che non nessun paragonerà mai ai grandi della musica ma fa testi da panico..

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  2. Cugi capisci la differenza se ti guardi una puntata di X factor uk o usa. È tutto un altro programma. Con quello italiano ci sono solo nome e studio in comune. Non è una gara PALESE tra giudici e a quale dei loro vince o a chi si butta più merda addosso! Per carità, litigano anche i giudici d'oltreoceano...ma alla fine il programma passa per un elogio al talento!

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    1. mi è capitato di vedere spesso le versioni americane di x-factor e american idol (quelle UK non ancora perchè il mio inglese non regge =D).. si ci sono anche lì i litigi, ma è plateale che il loro scopo sia un altro..
      alla fine certi talent italiani van guardati solo come intrattenimento.. senza scopi "più grandi"

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  3. posizione interessante e coraggiosa sui one direction, gruppo che io ho spesso sbeffeggiato, ma amichevolmente, non con troppa cattiveria :)
    e ultimamente sì, devo ammettere con un certo grado di vergogna che mi è persino piaciucchiata una loro canzone, la ballatona little things...

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    1. ma si prenderli per il culo ci sta, ma farlo conoscendo la storia dietro è meglio..
      dai facciamo outing.. viva i 1D !!!!1!!!!!11111!!

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  4. Ogni "epoca" musicale ha la sua boy band e anche io, all'epoca, avevo la mia preferita.. Quello che mi spaventava allora e che spaventa tutt'oggi non è la boy band di turno in sé, quanto il suo seguito.. :D

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    1. spesso un qualcosa la odi soprattutto per il suo seguito.. squadre sportive.. cantanti.. religioni..

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