domenica 12 gennaio 2014

Un motivo per guardare.. Intelligence

Un ottimo inizio d'anno per la CBS che apre questo 2014 con la nuova serie TV "Intelligence" che solamente nella premiere ha raggiunto i 16 milioni di spettatori.
Gabriel Black è un agente operativo a cui viene impiantato un microchip nel cervello che gli permette di avere un libero accesso a tutte le reti internazionali come internet, apparecchi elettronici e satelliti. Lui lavora per un unità cibernetica con a capo Lillian Strand, la quale decide di assumere l'agente dei servizi segreti Riley Neal, per proteggere Gabriel.
La trama però non si riduce solo a questo, infatti già dalla prima puntata ci vengono dati degli spunti interessanti riguardanti il passato dei due protagonisti, in particolar modo quello di Gabriel.


Ammetto di aver iniziato a seguire questo telefilm proprio per lui, infatti il nostro protagonista è interpretato da Josh Holloway che tutti ricorderemo in LOST nei panni di James Ford, per gli amici Sawyer, personaggio che in molti hanno amato (me compresa) ma che in parecchi hanno anche odiato. Il tempo passa per tutti e si vede, ma è stato bello vederlo calcare le scene dopo tanto tempo in cui di lui non si era più sentito parlare, ma questo ha reso le aspettative dei fan ancora più alte. La paura più grande era quella di non trovarlo all'altezza di un ruolo così diverso da quello che aveva vestito precedentemente o, al contrario, di rivedere un Sawyer 2.0.
In effetti il personaggio di Gabriel in certi suoi lati ricorda molto Sawyer; arrogante, malizioso, sarcastico, con un passato tormentato di cui sappiamo ben poco. Anche alcuni termini da lui usati nel corso della puntata come “Son of a bitch” o “Doc” non possono fare a meno di ricordarcelo, tuttavia la cosa non risulta fastidiosa perchè è pur sempre inserita in un contesto tutto differente. (ho sentito gente lamentarsi delle espressioni alla “Sawyer” di Holloway, ma quello è il suo modo di essere e recitare; o piace o non piace.)
A fare da spalla c'è Riley, interpretata da Meghan Ory meglio conosciuta come Cappuccetto Rosso in Once upon a time. Se già l'apprezzavo lì, qui la trovo ancora più azzeccata. Carina, semplice, talentuosa e sono contenta che le sia stata data una possibilità al di fuori di un telefilm che per la piega che ormai ha preso, non aveva più granchè da offrirle.
Per quanto riguarda l'episodio è composto principalmente da due storyline: Quella verticale in cui viene narrata una vicenda che si volgerà e concluderà nella puntata stessa e quella orizzontale, una narrazione di fondo che continuerà con il seguire delle puntate. Credo che il telefilm sarà spesso organizzato in questo modo e son sincera, io difficilmente amo le serie procedurali e gli episodi stand-alone/autoconclusivi se non supportati da una trama orizzontale molto valida.
In questo caso ho trovato piacevoli entrambe le storie. I 40 minuti volano come niente e questo è sicuramente un buon segno perchè l'episodio non risulta mai noioso e tiene incollati allo schermo. La trovata del microchip nel cervello è originale , anche se ancora non si è capito bene cosa sia in grado di fare realmente. Sappiamo che può avere accesso a tutti i computer, dati, password e strumenti elettronici e ciò rende Gabriel una specie di modem wi-fi umano, ma scopriamo anche che gli permette di vedere al buio tramite infrarossi e captare cose come UN FUCILE DA CECCHINO, che non ha alcun componente elettronico o simili, quindi si percepisce già qualche incongruenza. Forse piano piano le sue doti verranno spiegate, forse no. Ciò che sappiamo è che un 'potere' del genere è sicuramente molto ambito (chi di voi non vorrebbe poter accedere a password e conti bancari senza muovere un dito?) ma altrettanto pericoloso se finisse nelle mani sbagliate.
La trama verticale è stata anch'essa molto carina e io sono rimasta sorpresa nello scoprire chi fosse il vero traditore (Ma solo io, perchè a quanto pare lo avevano capito tutti.) Inoltre l'episodio si conclude con il risveglio della ragazza su cui avevano provato ad impiantare lo stesso chip di Gabriel. Che sia l'inizio di una rivalità tra cervelli?
Un'altra cosa che mi è piaciuta è stata la scelta di caratterizzare fin da subito i personaggi e in parte le loro storie, in modo da farci capire la direzione che vuole prendere questa serie.
E sì, per direzione intendo anche una futura storia tra supermegafusto Gabriel e supermegagnocca Riley, che sembra essere l'unica ad essersi accorta che Gabriel non è una macchina, ma un uomo e come tale va protetto e rispettato. Inutile dire che io già li amo insieme.
La storia della moglie di Gabriel è molto intrigante, per tutta la puntata ci viene fatto credere che sia morta (nonostante lui non ci abbia mai creduto) e fatta passare come traditrice degli Stati Uniti, ma a fine episodio avviene una piccola svolta che lascia al nostro protagonista qualche speranza in più.
Nonostante lo trovi un buon pilot però, non posso non denotare una forte vena trash durante tutto il corso dell'episodio. Alcune scene mi hanno fatta davvero ridere, ovviamente tramite comicità involontaria. Ad esempio Riley, agente segreto super preparato che dovrebbe proteggere Gabriel, alla quale però non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di indossare un giubotto antiproiettile durante una sparatoria. E indovinate un po'? Sì, viene colpita. Il problema è che non si capisce dove; inizialmente è il fianco sinistro, poi diventa quello destro e alla fine la spalla destra. Idee chiare, insomma. E così via dicendo, avvengono altre scene analoghe che lasciano gli spettatori un po' perplessi ma allo stesso tempo divertiti. C'è da dire però che non è un trash fastidioso,  rende solamente il telefilm un po' meno credibile e serio ma allo stesso attempo attira e come niente ti ritrovi a premere play nella puntata successiva.

Quindi se amate l'azione, lo sci-fi e un po' di sano trash, Intelligence è il telefilm che fa per voi! Per il momento io lo promuovo a pieni voti, ma essendo solamente il primo episodio è ancora tutto da vedere.





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