lunedì 30 aprile 2012

I love this island

Partiamo con una critica: l'ultima settimana è stata un po' avara di contenuti. In effetti le idee non son mancate, dato che sono uscito più spesso delle altre settimane, ma di contro è mancato il tempo di scrivere tutto.
Ad esempio sabato notte, mentre passeggiavo in solitudine verso casa, pensavo ai discorsi fatti da Jack sulla grandezza delle pale eoliche. E mentre camminavo pensavo quanto amo quest'isola. Anche se venerdì sera non avevo avuto delle bellissime parole, soprattutto per la mancanza di grossi eventi e di impianti che possano ospitarli. Ma le uniche critiche che si possono fare ad un posto simile sono solo queste, perchè tutta la bellezza che c'è in quest'isola, indipendentemente dalla zona, le altre zone dell'Italia se le sognano. Certo, ci saranno cose belle anche da altre parti, ma tanto splendore tutto insieme è difficile trovarlo.
Alla fine tutti i miei giudizi negativi hanno tutti un solo colpevole: una classe dirigente che per molto tempo è stata parecchio conservatrice e che non ha favorito lo sviluppo della regione. Perchè non fare di quest'isola ciò che la Spagna ha fatto di Ibiza? Ci vorrebbe veramente poco, anche perchè gli aerei a prezzi accessibili ci sono, il clima e le spiagge anche, manca solo la voglia di provare qualcosa di nuovo.
Nonostante critichi spesso questa regione, non penso che troverei un posto migliore.

domenica 29 aprile 2012

I love this game

Ho sempre apprezzato la fantasia dei nomi delle squadre della Nba. Tom Benson, proprietario miliardario dei New Orleans Saints della NFL e il nuovo proprietario dei NO Hornets (NBA) vuole ripristinare il nome originale Jazz, ma a Utah (attuali Jazz) sono contrari: se non hanno cambiato il nome quando si sono trasferiti da New Orleans a Salt Lake City, non avranno intenzione di farlo adesso. Potete immaginare quanto sarebbe costoso cambiare tutti i loro prodotti e tutto ciò che è stato investito nel rendere forte il nome Jazz nello Utah. Ci sono ragioni storiche e di marketing per non restituire il nome.
In linea con questo, passiamo in rassegna l'origine dei nomi del franchise e dei vari cambiamenti che si sono verificati. In questa prima consegna per l'Occidente.
Memphis Grizzlies.
Il franchising è nato a Vancouver, Canada, nel 95-96. Egli ha respinto 'Mounties', nome in riferimento al RCMP ed ha optato per i Grizzlies, un tipo di orsi della regione. Quando il franchise si trasferisce a Memphis nel 2001-02 mantenne il nome.
Los Angeles Clippers .
I Buffalo Braves si trasferiscono a San Diego nel 1978 ed i nuovi proprietari rinominano la squadra in Clippers, un tipo di imbarcazione tipica di San Diego. Nel 1984 si trasferisce a Los Angeles e mantiene con il nome.
New Orleans Hornets.
La squadra è nata a Charlotte e per volere popolare prese il nome Hornets nel 1988. Il nome deriva da quando il generale Charles Cornwallis scrisse al re d'Inghilterra, in piena guerra rivoluzionaria riferndosi ad una battaglia in Carolina: "Questo è come combattere un vespaio." La squadra si trasferì nel 2002-03 e ha mantenuto il nome.
Utah Jazz.
La franchigia è nata a New Orleans nel 1974. Essa ha proposto più di 6.500 nomi, fra i quali Jazz, Dukes, Crescents, Pilots, Cajuns, Blues, Deltas e Knights. Cinque anni più tardi, dopo la firma del peggior record della lega, i proprietario si trasferì alla squadra di Salt Lake City e rimase con il nome Jazz.
Sacramento Kings.
Nasce a Rochester, quando erano conosciuti come i Royals. Poi fatto passarono attraverso Cincinnati (Royals), Kansas City-Omaha Kings e Kings Kansas City per il loro trasferimento finale a Sacramento nel 1985
Los Angeles Lakers .
Il franchising è nato a Minneapolis nel campionato nazionale di pallacanestro al 47-48. Il nome di cui il motto dello Stato: "La terra dei mille laghi". Quando si trasferisce a Los Angeles nel 1960 mantenne il nome.
Dallas Mavericks.
I Chaparrals Dallas della ABA si trasferirono a San Antonio e nel 1979 chiesero alla NBA di creare un nuovo franchise. È stato approvato nel 1980 ed entrò nel 80-81. Oltre 4.600 proposte giunsero alla radio WBAP e un comitato di cinque esperti selezionò con tre proposte: Mavericks (ribelle, anticonformista, indipendente ...), Wrangler (cowboy, cavalli da sella cowboys) e Express. 
Denver Nuggets.
La squadra nacque nel 1967 come Denver Rockets ABA. Cinque anni più tardi, Denver ha cambiato il suo nome alla sua imminente entrata nella NBA e il termine 'Nuggets' pepita d'oro, si riferisce al boom minerario 19° secolo in Colorado e cercatori d'oro. Si riferisce anche ad una squadra che ha giocato in NBA a Denver 49-50.
Houston Rockets.
Nel 1967, San Diego è diventata la dodicesima franchigia NBA ei tifosi hanno optato per  Rockets, razzi, in relazione al settore spaziale. Quando la squadra si trasferì a Houston nel 1971 mantenne il nome che è in sintonia a data la sede della NASA in città.
Oklahoma City Thunder.
La squadra è stata fondata a Seattle nel 1967, ma la franchigia finì a Oklahoma City e cambiò il suo nome Thunder (tuono) dati i temporali tipici della zona conosciuta come Tornado Alley, ed in onore della 45a divisione di fanteria di Oklahoma City, che era conosciuta come i Thunderbirds.
San Antonio Spurs.
E' stato uno dei franchise originali della ABA e si unì alla NBA nel 1976. Nel 1970 divenne noto come Chaparrals Texas e di trasferirsi a San Antonio nel 1973 dove sono stati rinominati Spurs.
Phoenix Suns.
La squadra è stata creata come espansione delle franchigie nel 68/69 e la proposta di Phoenix Suns vinse contro le altre proposte (Scorpions  Wranglers, Mavericks, Mustangs, Cougars o Rattlers).
Minnesota Timberwolves.
Per il nome della franchigia sono state coinvolte 6.076 persone con 1.284 proposte diverse: Timberwolves ha trionfato. La ragione del nome è chiara: il lupo è l'animale simbolo del Minnesota.
Portland Trailblazers .
C'erano oltre 10.000 proposte per il nome della franchigia di espansione nel 1970. La scelta più popolare è stata 'Pioneers', pionieri, ma il team ha scartato la proposta. Si decise per Trailblazer, e potrebbe essere tradotto come, pioniere innovatore, leader o guida che sta facendo il suo marchio aprendo una strada.

Golden State Warriors.
Con la creazione del franchising nel 1946 si decise di recuperare il nome di una squadra che ha giocato nella American Basketball League nel 1925. Nel 1962 la squadra si trasferisce a San Francisco ed ha preso il nome di San Francisco Warriors e il successivo passaggio a Oakland nel 1971 ha deciso di coprire l'intero stato della California con il nome Golden State.

sabato 28 aprile 2012

La schedina del weekend: 28 - 29 aprile 2012

Ecco i miei consigli per questo weekend.
Scommessa Facile - Scommessa Difficile

venerdì 27 aprile 2012

Porqué porqué porqué

Ero intenzionato a scrivere un post figo sulla musica oggi. Però oggi mi son fatto tante di quelle domande, che mi sembra brutto non rendervi partecipi di ciò.
  • Perchè non ho ancora cambiato le foto che ho in camera? Certi occhi che mi guardano mi mettono ansia.
  • Perchè non mi ricordo mai di gonfiare il pallone per il mio canestro? 
  • Perchè la stampante mi segna che la cartuccia è scarica nonostante l'abbia messa nuova da poco?
  • Perchè in Sardegna non c'è un posto attrezzato per fare un concerto come si deve?
  • Perchè oggi c'erano 32°?
  • Perchè certi giorni ho mille mila telefilm arretrati e oggi non ho nulla da vedere?
  • Perchè certa gente usa certe foto profilo? Davvero non avete pudore?
  • Perchè sto collezionando carte dei puffi?
  • Perchè continuano a chiamarmi ad ore pasti quando sanno che non rispondo a nessuno in quel momento?
  • Perchè non mi sono ancora deciso a scrivere un libro?
  • Perchè non mi vengono in mente tutte le altre domande di oggi?

giovedì 26 aprile 2012

Ci ho dato un taglio

Oggi, dopo 149 giorni (5 mesi circa), mi taglierò i capelli. Voglio solo rendevi partecipi a chi o cosa son stato paragonato durante tutto questo periodo. Lo so non tutti sono credibili, ma prendetevela con chi me l'ha detto, non con me!

- Mufasa
- Fernando Alonso
- Chris Martin
- Federico Poggipollini
Patrick Dempsey (sx)
- Stefano De Martino
- Il Lidl
- Un manubrio
- Antonino
- Un alettone
- Lana di pecora
Marco Carta
Andrea Stramaccioni (dx)
- Sawyer (Josh Holloway)
- Scar (sx)
- Alexandrer Mahone (William Finchter)
- L'anca della nonna di Simo
- Cespuglio di bacche
- Saiyid (Naveen Andrews)

mercoledì 25 aprile 2012

Tre partite

Nonostante il mio processo di disintossicazione dal calcio prosegua, certe partite vanno guardate. E nonostante tutto, ne capisco sempre parecchio.

Barcelona 2 - 2 Chelsea 
La mia simpatia per i Blues non è mai stata nascosta, e nemmeno il mio odio per il Barça, ma nonostante questo proverò ad essere imparziale. La partita ha finalmente dimostrato che non importa la bellezza ma la concretezza. Wenger alla vigilia dell'andata disse: "Il Barcellona farà il 75% del possesso palla nella due partite, quindi il Chelsea avrà 18 minuti per giocarsela". Detto fatto: 3 tiri 3 gol. La squadra più tutelata al mondo si inchina, nonostante gli aiuti soliti, in Champions è sempre stato così (esempi eclatanti i rossi a Thiago Motta, Inter 2010, e Van Persie, Arsenal 2011). E la cosa che mi fa veramente felice è che ci vada una squadra che in questi anni è stata derubata tantissime volte.

Milan 1 - 0 Genoa
Questa, al contrario delle altre, l'ho vista solo per noia e non per voglia. Ma la partita era di tutt'altro spessore, anche il valore delle due squadre, anche se fosse pesantissima per lo scudetto. Il Genoa nonostante tutto, arrivava carico, anche e soprattutto per ciò che è successo a casa loro pochi giorni prima. La cosa che mi ha sorpreso di più però è stato il Milan: una squadra che si giocava lo scudetto ma assente. Il gol vittoria, è arrivato quasi in maniera casuale (dopo prolungato assedio) dal peggiore in campo, Boateng. Questo giocatore fa dei numeri folli, ma è proprio questo il suo problema, cerca troppo le giocate ad effetto: entrato a 20 dal termine non ne ha fatto una giusta, gol escluso.

Real Madrid 2 - 1 Bayern Monaco

Qualunque risultato sarebbe stato giusto a mio avviso. Il Real meritava la finale per quel sant'uomo che aveva in panca e per cosa ha fatto diventare questa squadra, il Bayern l'ha meritata perchè ha la possibilità di giocarsela in casa ed è giusto che le belle storie abbiano un lieto fine ogni tanto. Due squadre che se la sono giocata dall'inizio alla fine e hanno dato vita a due partite meravigliose. Prima dei rigori avevo detto due cose: la prima è il concetto che ho scritto prima, la seconda è che CR l'avrebbe sbagliato, proprio come nella serie contro il Chelsea nel 08, ma nel diluvio di Mosca fu la sua squadra ad aver ragione. Ora la più grande domanda è: il supremo Josè, cosa deciderà di fare? Lui non va via se prima non ha vinto qualcosa. Lui la Liga se l'è quasi portata a casa ormai, con la soddisfazione della lezione di calcio del Camp Nou. Certo, la terza Champions con tre squadre diverse per lui, e la decima per il Real, erano due obbiettivi che facevano gola. Chi vivrà vedrà.

martedì 24 aprile 2012

30 telefilm - parte 3

Terzo appuntamento con la mia rubrica sui telefilm!

7. Un personaggio sovrannaturale preferito 
Non è un genere che seguo molto, ma guardando The River (telefilm che consiglio a chiunque) un personaggio mi ha colpito parecchio: Jahel Valenzuela. Lei, quasi per caso sulla Magus essendo la figlia del meccanico di bordo, sembra l'unica capace di comprendere (e risolvere a volte) tutto ciò che succede nella Boiuna. Sembra una sorta di eletta, tanto che il padre a volte teme le sue capacità, ereditate dalla madre. Peccato che la serie sia stata chiusa, perchè a mio avviso questo personaggio avrebbe potuto dare molto di più.

8. La coppia da telefilm preferita 
Nonostante facciano parte di una commedy, Lily Aldrin & Marshall Ericksen sono l'incarnazione della storia d'amore ideale: insieme da una vita. Superando tantissime avversità: il lungo fidanzamento, la lontananza, organizzare un matrimonio, comprare una casa nonostante debiti di lei e la disoccupazione di lui, fino all'attesa di un figlio. Ma riescono ad essere anche ottimi compagni di vita per i loro amici, dimostrando che una coppia non deve per forza isolarsi. Ma il bello è che non sono una coppia utopistica, danno l'impressione che ciò che hanno loro, potrebbe averlo chiunque.


9. Una scena che ti descrive.
Scena tratta dal primo episodio della seconda stagione di How I Met Your Mother "Where were we".  Robin e Ted sono preoccupati per Marshall, che non esce più di casa da quando Lily è partita, lasciandolo. Barney, come sempre, ha la soluzione del problema. Non ha bisogno di commenti, ma vi aiuto con la traduzione.
- Sapete cosa deve fare Marshall? Deve smettere di essere triste. Quando io sono triste, smetto di essere triste e sto alla grande. Storia vera.

Continuerò a deliziarvi al più presto con i miei consigli, stay tuned! It's gonna be legen... wait for it...

lunedì 23 aprile 2012

Felix Felicis

M: "Jack, ma se tu potessi esprimere un desiderio, cosa vorresti?"
Jack: "Che tutti siano felici. In fondo è quello che vogliamo tutto."
M: "Ah io che pensavo volessi essere milionario."
J: "Ma prova a pensare: se tutti noi fossimo felici, non avremmo bisogno di soldi perchè saremmo già tutti felici."

Dopo una frase del genere, non si può replicare. A meno che non si risponda qualche battuta.
Ma la risposta da dare mi è venuta in mente con quasi 5 mesi di ritardo.
"Ma se tutti noi fossimo felici, sarebbe un mondo senza nessun'altro tipo di emozione, perchè tutti i nostri desideri sarebbero soddisfatti."
L'uomo da quando esiste ha sempre cercato questo stato di benessere. Ma se tutti l'avessimo come dato di fatto, mancherebbero gli stimoli per "migliorare" la nostra condizione. Il mondo sarebbe noioso: una popolazione tutta uguale, sorridente ma sola. Nessuno ci renderebbe felice, dato che tutti lo sarebbero già.  Barattereste la persona che vi fa felice per la felicità assoluta?

E comunque, per la cronaca, la mia risposta è stata: "Condizionare il libero arbitrio."

domenica 22 aprile 2012

Troviamo le differenze

In Inghilterra il Wolverhampton retrocede in Championship con tre giornate d'anticipo ma lo fa a testa alta per merito dei suoi magnifici tifosi che, a fine partita, applaudono e inneggiano alla loro squadra.
In Italia a Genova, gli ultras fanno interrompere la partita e chiedono ai giocatori di consegnare le maglie. Diversi calciatori piangono e il capitano Marco Rossi raccoglie una per una le casacche e le porta ai capi ultrà.
L'ipocrisia post mortem è già finita a quanto pare: vi eravate illusi che un altro calcio fosse possibile. 
Non capirò mai cosa ci trovate di così tanto bello in tutto ciò.

sabato 21 aprile 2012

La schedina del weekend: 21 - 22 aprile 2012

Ecco i miei consigli per questo weekend.
Scommessa Facile - Scommessa Difficile

venerdì 20 aprile 2012

Oh Madonna

Il nuovo cd si ferma a 400mila copie, dopo le vendite della prima settimana è crollato ed ora è al quindicesimo posto in classifica. La prima settimana ha venduto 359mila copie, la seconda 48mila e la terza solo 19mila. Così l'ex regina della classifica è scivolata al 15esimo posto della top manco più ten. E le cifre sono pure gonfiate. La prima settimana chi comprava i biglietti del concerto riceveva in omaggio il disco. E nell'ennesimo tentativo di insidiare il primato di iTunes, la rivale Amazon aveva messo in (s)vendita il cd più la versione digitale a soli 5 dollari.
Che al nuovissimo "MDNA" mancasse qualcosa, i critici di mezzo mondo l'hanno detto subito all'uscita meno di un mese fa della sua 12esima fatica in 29 anni. Nel pagellone di Metacritic, che fa la media delle recensioni, ha raccolto appena la sufficienza: 6.2. Con stroncature soprattutto dall'altra metà dell'Oceano. E questo è il problema. L'entourage della signora Ciccone adesso teme l'effetto flop soprattutto sul tour. E soprattutto in Europa: dove le vendite finora arrancano. Negli Usa quattro date sarebbero già sold out e un altro show è stato aggiunto al concertone di settembre a New York. "Ma per l'Europa i prezzi dei biglietti rischiano di essere troppo alti" spiega al New York Post Gary Bongiovanni, direttore della rivista specializzata Pollstar.
A questo punto solo un miracolo può portare Lady Madonna a tenere testa al contratto da 120 milioni di dollari strappato nel 2007 con Live Nation. E non è un caso che la prima tappa del megatour da 66 date sia proprio la Terra Santa: Tel Aviv, Israele, 29 maggio. Ma il caso Madonna non dipinge soltanto il declino di una diva che per i più giovani suona ormai come un'imitazione di Lady Gaga (vaglielo a spiegare che sarebbe il contrario). Dietro si adombra il fiasco dell'ultima leva studiata dai discografici per sopperire al crollo delle vendite dei dischi uccisi da digitale e pirateria: cioè il business dei concerti. Il contratto con Live Nation viene chiamato "360 deal": è cioè un accordo a 360 gradi su dischi, concerti e merchandising. Che può portare i prezzi dei biglietti allo stratosferico prezzo di 300 dollari. "MDNA" è stato coprodotto dalla Interscope, che appartiene al gigante Universal, insieme a Live Nation: l'organizzatore del tour è diventato insomma anche discografico. Ma per intascare i diritti dei dischi (oltre al 10 per cento che prende sui concerti) Live Nation deve sperare che Madonna venda almeno 15 milioni di copie: soglia altina anche per la signora che in poco meno di 30 anni ne ha vendute più di 300 milioni.

giovedì 19 aprile 2012

Vita che ispira telefilm

Dialogo tratto da How I Met Your Mother, s7e20 "Now we're heaven"
Mi ha colpito questo pezzo, sarà che ricorda me in questo periodo. E anche se è piccolo, voglio postarlo ugualmente.
Ted - La gente prende in giro chi sta a casa tutte le sere a non fare nulla, ma la verità è che chi lo fa è un vero genio. Perchè siamo sinceri, starsene seduti a guardare la tv, a bere birra e a mangiare costolette da soli, è ciò che ogni buon americano in salute preferirebbe immancabilmente fare.
Marshall - Si, ma non sarebbe meglio avere qualcuno con cui condividere i .. Cioè, non ti senti solo senza..  si, sembra una figata.

mercoledì 18 aprile 2012

30 telefilm - parte 2

Secondo appuntamento con la mia rubrica sui telefilm!

4. Il telefilm che sto seguendo in questo periodo 
Attualmente sono al pari con le puntate americane di How I Met Your Mother, The Big Bang Theory, Grey's Anatomy, New Girl, The Mentalist, House e Fringe. Però sto riguardando interamente Prison Break, e me lo sto godendo pienamente, come se lo stessi vedendo per la prima volta. Purtroppo è un telefilm che è stato molto sottovalutato, soprattutto in Italia dove è stato relegato in orari impossibili per chiunque. Ma è una serie di livello assoluto, alla pari di Lost, anche se la trama è molto differente. Io l'ho consigliato a parecchie persone, e nessuno è rimasto deluso.

5. Un personaggio che mi affascina
In quanto fascino e carisma secondo me nessuno è lontanamente paragonabile a Neal Caffrey (White Collar). A partire dal suo modo di vestire sempre impeccabile in ogni tipo di occasione, e soprattutto perchè ha sempre mille risorse, e uno con quegli occhi può fare tutto quello che vuole. Cultura elevatissima, un amico affidabile come Mozzie, una casa da sogno, con un lavoro fantastico ed una compagna bellissima, Neal è tutto ciò che un uomo vorrebbe essere. Magari senza la cavigliera.


6. Un personaggio che mi rappresenta
E' molto difficile sceglierne uno, ma guardando The Walking Dead mi sono riconosciuto parecchio nel personaggio di Shane Walsh. In un mondo post-apocalittico, lui fa tutto ciò che farei io in una situazione simile, lasciando da parte tutte le vecchie regole solo per garantire la sopravvivenza sua e dell gruppo. Nella prima stagione e nelle prima della seconda è il personaggio più utile, nonostante i suoi modi non siano proprio ben visti da tutti.

Continuerò a deliziarvi al più presto con i miei consigli, stay tuned! It's gonna be legen... wait for it...

martedì 17 aprile 2012

Misciu song - Pilot

Un blog che si rispetti, ha delle rubriche. Dopo la Japan Week, voglio iniziare qualcosa di nuovo.
Chiunque prima o poi dedicato una canzone a qualcun altro, per molteplici motivi. Infatti, a mio avviso non si dedicano solo canzoni per amore. Anche se il concetto di dedicare lo trovo "vecchio". Trovo molto più bello dire "questa canzone mi ha fatto pensare a te", poichè rende l'ascolto più profondo. Io non parlo della canzoni classiche e banali, vi cito qualche esempio: "A te" di Jovanotti (bellissima, nulla da dire, ma ha pure scartavetrato i coglioni e non riesco più ad ascoltarla), "Someone like you" di Adele (utilizzata per cercare di rimorchiare dal 90% dei portatori di pene), e l'ultima in ordine di tempo "Il più grande spettacolo dopo il big bang" sempre di Jova (usata dalle coppiette, come se non sapessimo già che il mondo sarebbe un posto migliore se certa gente esplodesse).
Sono dell'avviso che lo si sente dentro quando una canzone ha a che fare con qualcuno, e che non dev'essere ricercata, ma è lei che trova te quasi casualmente. E basta anche solo una frase ascoltata in modo diverso, e non slegherete mai più quel momento da quella canzone.
Vi faccio un esempio.
Stamattina, 10.30, metto su il dvd "Ligabue Stadi 2010" appena acquistato. Il pesce si muove su e giù per l'Italia, arriva a Milano, canzone numero 6, Bambolina e Barracuda. Non so quante volte avrò ascoltato quella canzone, ma oggi non era la stessa.
"La camera ha poca luce, e poi è molto più stretta di come da giù immaginavo. Ho pensato molto a lei qua dentro, l'immaginavo sempre sola."
"Torno tra un momento." "Cerco un argomento." Già. Perchè c'è sempre una parte da recitare.
"Poi torna ed è così bella, bella, bella, bella, bella. Ed è proprio quella che immaginavo."
"Bambolina fammi giocare, regalami un po' di calore, posso stare qui?"
Ultima cosa: mai pensare troppo prima di farla ascoltare, se no non lo farete mai, e soprattutto sarebbe troppo ragionato e poco fatto col cuore.

lunedì 16 aprile 2012

Tranquilli è inaffondabile

Come spesso dico, a volte alcuni post si scrivono da soli.
Ieri, chi ha la fortuna di avermi fra gli amici di Fb o Twitter, avrà seguito (o subito) la mia cronaca del film Titanic. Oggi rialziamo un po' il livello e parliamo di alcune curiosità, sia sul film che sulla nave.
  • Inizialmente (prima dell’idea Titanic) il regista James Cameron voleva girare un film su una storia riguardante un Iceberg, infatti il titolo originale del film doveva proprio essere Ice Planet.
  • James Cameron non voleva nessuna canzone, ne durante il film e nemmeno sui titoli di coda. Il compositore James Horner segretamente ha realizzato con l’aiuto Will Jennings, il quale ne ha composto il testo e Celine Dion che poi ha cantato il brano My Heart Will Go On. Hanno registrato un demo e lo hanno presentato a Cameron che ne è rimasto talmente colpito che ha dovuto cambiare opinione al punto da includere il brano nei titoli di coda. La canzone ha poi vinto l’Oscar per la migliore canzone originale.
  • Le scene iniziali il quale ritraggono il Titanic sott'acqua sono vere e state effettuate grazie all’aiuto del fratello del regista James, Mike Cameron e ad una speciale tecnologia di telecamere resistenti alla bassa pressione. 
  • Quando James Cameron fu intento nella scrittura del film e naturalmente durante la scelta dei personaggi come Rose DeWitt Bukater e Jack Dawson furono naturalmente fittizi. Solo dopo, Cameron ha scoperto la presenza di un certo J. Dawson sulla nave. In realtà si chiamava Joseph Dawson, era di Dublino, il suo corpo fu recuperato e sepolto al cimitero di Fairview Lawn in Nova Scotia con molte altre vittime del Titanic. Oggi la sua tomba di pietra (# 227) è la più visitata nel cimitero.
  • La suite più costosa del Titanic costava circa 4000 dollari, quasi l’equivalente dei 72000 dollari d’oggi.
  • La Fox comprò un appezzamento di terreno in Messico per poter girare il film e poter inserire una vasca abbastanza grande per le scene in mare.
  • Kate Winslet fu l’unica a non voler utilizzare la muta per le scene in acqua, dopo poco si prese la polmonite.
  • Dopo l’affondamento alcune scene sono state girate in un serbatoio da 350mila litri. I cadaveri congelati (persone vere) sono stati opportunamente “makeuppati”, realizzati applicando una polvere speciale sugli attori che si cristallizzava con l’acqua. Della cera è stata applicata sui capelli e sui vestiti per creare un effetto bagnato.
  • Millvina Dean, è una superstite della sciagura legata al Titanic, le è stato chiesto di partecipare alla prima del film ma ha rifiutato dicendo che sarebbe stato troppo doloroso. Il film Titanic latitudine 41 Nord (A Night to Remember) di Roy Ward Baker, del 1985, era già stato abbastanza straziante.
  • Nel 2010 James Cameron ha dichiarato: “Sinceramente: ho fatto il film sono perché volevo fare le immersioni nel vero Titanic”.
  • La Paramount fu costretta a sostituire tutte le pellicole nei cinema perché usurate da troppe proiezioni. 
  • Enorme quasi quanto l'originale, l'esterno della nave realizzata appositamente per le riprese del film fu costruita su una spiaggia della Baja California, a sud di Rosarito in Messico. 
  • Leonardo Di Caprio non era stato la prima scelta. Di Caprio è stato scritturato infatti dopo il rifiuto di Brad Pitt e dopo che i provini a Chris O'Donnell e Matthew McConaughey avevano dato esito negativo. Non solo Jack, ma anche Rose avrebbe potuto avere un altro volto. Per il ruolo infatti furono prese in considerazione anche Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman, Madonna, Jodie Foster, Cameron Diaz e Sharon Stone. Nel cast del film ci sarebbe potuto essere anche Robert De Niro. L'attore infatti avrebbe dovuto interpretare il capitano Smith, ma fu costretto a rifiutare a causa di un'infezione gastrointestinale.
  • A volte, per depistare fan e curiosi, durante la lavorazione un film ha un titolo provvisorio. Quello del Titanic era Planetice. 
  • Agli inizi del 1900 costruire il Titanic costò la cospicua cifra di 7,5 milioni di dollari, l'equivalente oggi di 150 milioni di dollari. Meno di quanto costò la realizzazione del film: 200 milioni di dollari.
  • Nella scena in cui Jack ritrae Rose, la mano che si vede disegnare non appartiene a Leonardo Di Caprio ma a James Cameron, decisamente più talentuoso. Lo schizzo è stato poi venduto all'asta l'anno scorso per 16 mila dollari. 
  • Per metà del film Rose (Kate Winslet) indossa un cappotto (quello in cui poi ritrova la collana). Che la costumista Deborah L. Scott ha realizzato appositamente di un paio di taglie più grandi affinché il personaggio sembrasse più vulnerabile.

domenica 15 aprile 2012

Ipocrisia post mortem

Prima di scrivere questo voglio precisare una cosa: so che di questo argomento ne parleranno in tantissimi, ma in pochi immagino che diranno quello che sto per dire, anche se in molti lo pensano.
Non penso che capirò mai tutto questo finto buonismo o ipocrisia. Appena muore uno sportivo, tutti sono distrutti. Ora io non parlo della morte di una ragazzo di 25 anni, ma parlo del comportamento delle persone e delle istituzioni in generale. Nell'era di internet è facile diventare fan di chiunque grazie a Wikipedia, ma quando diventa tutto una finta si capisce.
Il mio dubbio più grande è: perchè bloccare tutto? Cosa può cambiare? E soprattutto, perchè se muore il mio vicino di casa non se lo caga nessuno, e se muore uno sconosciuto (diciamolo) ma che gioca a calcio dobbiamo fare minuti di silenzio? Ah già dimentico: l'Italia è una repubblica fondata sul gioco del calcio. Perchè non ho visto nulla di simile alla morte di Vigor Bovolenta, e le circostanze erano simili infondo. E Vigor avrebbe avuto pure più motivi per essere ricordato data la sua carriera.
Inoltre un trattamento simile lo troviamo anche ogni qualvolta muore un soldato in Afganistan. Ma cosa credete che stanno andando a fare lì? Un pic nic? Loro sanno a cosa vanno incontro, e per dirla in modo più cattivo, vanno a fare i mercenari a prendere 30.000€ al mese. Vanno per soldi. Non ditemi che vanno per servire la patria, perchè nessuno sano di mente vuole che il proprio esercito occupi un altro paese (anche se la chiamano missione di pace), anche perchè tutta sta farsa costa (attualmente tutti i nostri soldati ci costano 66.5 mil. di euro al mese, 2.2 mil. al giorno). E io il minuto di silenzio e la faccia triste per questo non lo faccio.
Non mentiamo. Non siamo tutti uguali. Fermare tutto non serve a nulla. Struggersi per una morte non serve a nulla. Io non penso che chi muore voglia questo, anzi penso che un calciatore che muore sul campo voglia che si continui a giocare, perchè evidentemente amava ciò che faceva e lo rendeva felice.
E se per caso un giorno morirò (perchè devo ancora decidere) continuate a vivere. E se volete venire al mio funerale, ricordate solo come ho movimentato la vostra vita col sorriso. L'amore è l'unico modo per fregare la morte.

sabato 14 aprile 2012

La schedina del weekend: 14 - 15 aprile 2012

Ecco i miei consigli per questo weekend.
Scommessa Facile - Scommessa Difficile

venerdì 13 aprile 2012

Inizia con fan ma non ricordo come finisce

Ogni tanto mi capita di parlare con Jack di una cosa: del concetto di essere "fan". Io sono consapevole di essere un fan di Ligabue, mi piace più di qualunque altra cosa a questo mondo, e lo dico con tutta onestà e franchezza. Solo che appena dico fan, lui mi riprende e dice: "Non dire fan, perchè è l'abbreviazione di fanatico. E non c'è nulla di peggio dell'essere fanatici di qualcosa." Il suo concetto è giustissimo a mio avviso, perchè non bisogna mai dimenticare qual'è il limite. Personalmente so cosa mi spinge ad essere fan e se agli altri non piace o dicono cose negative io non mi incattivisco o mio offendo come la maggior parte dei "fanatici". Nella lingua inglese la parola "fanboy" è utilizzata come dispregiativo.
Ridurci solo al discorso musicale sarebbe troppo semplice. In Italia c'è l'ignoranza del tifo soprattutto per questo: non basta che ci siano i "fanatici", gente che ucciderebbe per la propria squadra di calcio (e già su questo potremmo parlarne all'infinito), in più si riuniscono pure! Sapete come si dice, i coglioni vanno sempre in coppia.
Ma ci sono anche i "fan" dei marchi. Ultimamente tutti sono diventati stra esperti di oggetti Apple. Fino a cinque anni fa se chiedevi in giro cosa fosse un Macintosh ti rispondevano "Itt'è?" (trad. Cos'è?). E guai a metterglieli davanti: "No non lo so usare, io uso solo Windows."
Poi se parliamo di marchi non possiamo non parlare dell'abbigliamento. Il primo esempio su tutti: le Hogan. Appena vedo quelle scarpe mi verrebbe voglia di far del male fisico a chi le indossa. Con quel nome sembrano anche internazionali (con quel prezzo minimo devono essere state cucite un paio per volta da sarti argentini), poi fai una ricerca veloce e scopri che sono fatte a Sant'Eldipo a Mare in provincia di Fermo. Ora quello che sto per dire non sarà molto coerente col discorso però: 300 euro un paio di scarpe (di merda) fatte a pochi chilometri da noi? Il prossimo che mi dice di privilegiare il Made in Italy lo insulto.
Morale del giorno: non c'è nulla di male nell'essere fan di qualcosa o qualcuno. Ma siate fan per conto vostro, senza turbare il quieto vivere altrui.

giovedì 12 aprile 2012

30 telefilm - parte 1

Per fare questo prendo spunto dal blog di Strawberry, e mi cimento nie "30 giorni". Ok, è una cosa più da social network, però qui almeno avrò più spazio per illustrare i miei motivi. E da grande fan di serie tv, ne ho parecchi.
Attenzione: se siete indietro con qualche serie, state attenti! Io sono alla pari con tutte quelle che nomino, quindi potreste leggere qualche spoiler.

1) Il mio telefilm preferito
Qui non posso assolutamente sbagliare: Grey's Anatomy. Ricordo ancora il nostro primo incontro: avevamo appena messo Sky a casa, e su FoxLife c'era la pubblicità di questo telefilm che aveva fatto innamorare l'America. Al contrario di molti miei amici, non avevo mai seguito per bene un telefilm (ricordo che nei discorsi su Dawson's Creek oppure O.C. io non ci capivo nulla) ma quello mi attirò in modo particolare, arrivando anche a guardarlo in solitaria la notte, dato che non piaceva a nessuno. Ai tempi non conoscevo ancora l'esistenza di Megavideo (pace all'anima sua) e delle puntate originali on line, quindi se per caso perdevo qualche puntata, ero costretto ad aspettare tantissimo per tornare al passo. Con l'avvento di una connessione a internet, e di una curiosità disarmante (la malattia di Izzie nel finale della 5^ stagione), ho iniziato a seguirla in contemporanea con gli Usa.  E da quel momento non ci siamo più separati!

2) Il mio personaggio preferito
Parlare di personaggio è riduttivo. Barney Stinson (HIMYM) è molto di più: è l'amico che tutti vorrebbero avere, compagno ideale di ogni situazione, che sa sempre cosa dire e cosa fare. Ha sempre la sua versione delle cose, giustificata da un'esperienza di vita. E soprattutto, ha un blog. Come me! Diciamocelo: chi non vorrebbe essere o vivere una vita come lui? Nonostante non sia nemmeno il protagonista della serie (in teoria il protagonista è Ted), senza di lui la storia perderebbe parecchio. Piccolo consiglio: Barney ed HIMYM sono da guardare esclusivamente in lingua originale (con i sub). Perchè come spesso accade, alcune espressioni o battute vengono semplificate per farle capire agli italiani, alterando il senso originale (se per caso la versione italiana vi fa già ridere, con l'originale piangerete). True story.

3) Il mio cattivo preferito
Sarà il protagonista della serie, ma Dexter è pur sempre un cattivo. Mi è capitato spesso di toccare l'argomento Dexter con alcuni fan che sostengono che infondo è un personaggio buono. Io sono del parere che sia il più classico dei cattivi per due motivi: perchè uccide, e perchè è di ghiaccio. Come ogni cattivo lascia vittime dietro di se, anche se lo fa con le migliori intenzioni, ma le uccide in ogni caso. Ma quello che fa la differenza è il carattere: sempre freddo e distaccato (tranne rare occasioni).

Continuerò a deliziarvi al più presto con i miei consigli, stay tuned! It's gonna be legen... wait for it...

mercoledì 11 aprile 2012

Vestirsi per un Matrimonio

Siccome oggi mi è arrivato l'invito ufficiale al matrimonio di Luca e Jonidal, sono andato ad informarmi su come bisognerebbe vestirsi, e cosa evitare.
  • Assolutamente bandito il bianco, colore esclusivo della sposa, ed il nero. Purtroppo questa regola viene spesso disattesa, e sto parlando soprattutto del fatto che spesso e volentieri gli invitati (specie le donne) indossano vestiti tutti neri. 
  • Ricordare che è la sposa la sola protagonista per quel giorno (anche lo sposo, anche se è inutile negarlo: tutti gli occhi saranno puntati su di lei!). Assolutamente vietati quindi tutto ciò che può dare nell’occhio.
  • Meglio evitare anche il rosso, oggi tanto di moda, un colore troppo acceso e non facile da indossare.
  • Le tinte pastello, nelle loro varianti, sono le più appropriate. Sono sobrie ed eleganti. 
  • Mai indossare di sera abiti di color oro, rosso, nero e viola.
  • Il cappello è indicato per le cerimonie di tipo formale. Ricordate però che se lo sceglierete dovrete portarlo per l’intera durata dei festeggiamenti. Quindi, soprattutto per matrimoni “giornalieri” (nel senso che durano un giorno intero), non conviene indossarli 
  • Se la sposa intende proporsi con il tradizionale abito lungo e desidera le invitate in lungo, deve avvisarle a voce. Se decide invece per il corto, comunicherà la propria decisione in modo che nessuna invitata si presenti in lungo.
  • Secondo il galateo: la cerimonia formale diurna richiede il vestito lungo o l’abito da sera, la cerimonia semiformale diurna la gonna o l’abito da cocktail medio lungo, la cerimonia informale diurna il vestito semplice medio lungo, la cerimonia formale serale l’abito da sera lungo, la cerimonia semiformale serale e quella informale invece l’abito da cocktail.
  • La lunghezza delle gonne dovrebbe essere ragionevole. Bandite minigonne e look aggressivi.
  • Necessarie le calze, sempre e comunque, sinonimo di vera eleganza, anche se fa molto caldo. 
  • Meglio optare per scarpe decolleté, con tacco alto solo per chi non può farne a meno, da preferire comunque ai sandali.
  • Gioielli e accessori sempre discreti, trucco e acconciature idem.
  • I signori avranno meno possibilità di sbagliare, indossando un abito scuro, grigio, o blu, camicia bianca, calze scure e scarpe scure. In quanto alla cravatta, è lecito azzardare.
  • Grande importanza è da dare anche all’abbigliamento dei papà degli sposi, soprattutto quello della sposa, che la accompagnerà fino all’altare. Saranno impeccabili indossando un abito scuro, di taglio sartoriale, o il tight, a seconda delle circostanze, con camicia rigorosamente bianca, gemelli ai polsini e cravatta in tono. Una camelia, una gardenia o un garofano, simbolo di fedeltà, all’occhiello completeranno l’immagine perfetta.
  • Per i testimoni è consigliabile un look classico, colori adeguati, evitando nel modo più assoluto ogni tipo di eccesso, soprattutto vista la loro posizione in prima linea.

martedì 10 aprile 2012

Mi mancano le Spice Girls

Oggi su twitter impazzava un TT: #1DMerda.
Per chi (fortunatamente) non li conoscesse ancora, vi riassumo la loro storia. Gli OneDirection sono una sorta di boy band di origini anglo-irlandesi, formata da 5 tizi innominabili, distinguibili fra di loro dalla postura assunta quando tentano di autoconvincersi di poter cantare impugnando il pacco anziché il microfono e la loro fama deriva dall'aver partecipato e per essere stati segati a X-Factor UK. Per farla breve, avete presente Justin Bieber? Ecco loro sono 5 e la cosa peculiare con i "bieliebers" è l'intelligenza media delle fan. Esatto, delle fan. Che idolatrano 5 bambini come se fossero  dei divi del cinema. Ma soprattutto loro sono intoccabili: che nessuno si azzardi a dire che fanno schifo perchè le loro reazioni potrebbero essere terribili. Volete un esempio?
- Tra 20 o 30 anni spero di non essere ridotta come quegli sfigati che cercano di "trendare" #1DMerda fatevi una famiglia.
- Rendiamoci conto che quelli che trendano #1Dmerda sono degli uomini di trent'anni trolol che bella vita sociale che hanno :')
- Gente che su twitter si reputa adulta e matura, e poi va a tweettare#1DMerda pur non capendo che l'unica cosa matura che hanno è la frutta.
- NO MA MI FATE DAVVERO PENA VOI CHE SCRIVETE #1DMERDA AHAHAHAHAH MI FATE SOLO RIDERE AHAHAHAHAHAH
- ma mettersi a twittare #1Dmerda non farebbe piacere a nessuno. quindi perfavore, smettetela.
Il bello di queste "fan" è che si dimenticano tre cose:
  • Questa si chiama libertà di espressione. Ognuno è libero di intasare twitter come gli pare. Se non volete gente che ha pareri diversi da voi, create il vostro socia network, e restateci.
  • Non bisogna prendere sul personale le offese verso altri, perchè la gente continuerà sempre a farlo (ma cosa lo scrivo a fare).
  • Gli "adulti" che twittano sta cosa, non è che non sono maturi, ma cercano di difendere la buona e vera musica.Perchè fidatevi, quella non è musica. Spero solo che ve ne accorgiate prima o poi.

lunedì 9 aprile 2012

Parola di Mou


Isaia 12,4-6
4 In quel giorno direte: «Celebrate il Mou, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra tutti i tifosi, proclamate che il suo nome è eccelso! 5 Cantate lodi al Mou, perché ha fatto cose grandiose; questo sia noto in tutta la terra. 6 Grida ed esulta di gioia, o tifoso interista, perché grande è in mezzo a te il Santo di Setubal».

La risurrezione
1 Ora nel 22 di maggio del 2010, al mattino molto presto, essi, e migliaia di tifosi con loro, si recarono a San Siro, portando gli striscioni che avevano preparato. 2 E trovarono che nel pullman il posto dell'allenatore era vuoto. 3 Ma, entrati, non trovarono il corpo di Josè Mourinho. 4 E, mentre erano grandemente perplessi a questo riguardo, ecco presentarsi loro degli uomini in vesti sfolgoranti. 5 Ora, essendo essi impauriti e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato a Madrid; ricordatevi come vi parlò, mentre era ancora ad Appiano, 7 dicendo che gli sarebbe piaciuto vedere Moratti piangere con la coppa in mano e vedere una foto come quella di suo padre con la coppa ad Appiano Gentile e che quello che sarebbe successo dopo la finale nessuno poteva saperlo. 8 Ed essi si ricordarono delle sue parole. 9 Al loro ritorno da San Siro, raccontarono tutte queste cose a quelli di ritorno da Madrid e a tutti gli altri. 10 Ma queste parole parvero loro come un'assurdità; ed essi non credettero loro. 11 Tuttavia, alzatisi, corsero ad Appiano e, chinatisi a guardare, non videro altro che la coppa dalle grandi orecchie che giaceva da sola; poi se ne andarono, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.

‎1 [Salmo di Mou]
Benedici, anima mia, il Mou; e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome. 2 Benedici, anima mia, il Mou e non dimenticare alcuno dei suoi titoli. 3 Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, 4 riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni; 5 egli sazia di titoli la tua bacheca e ti fa ringiovanire come Zanetti. 6 L'Eterno opera con giustizia e difende la causa degli oppressi. 7 Egli ha fatto conoscere a Moratti le sue vie e agli Interisti le sue opere. 8 Il Mou è pietoso e clemente, facile all'ira ma di grande benignità. 9 Egli non contende in eterno e non serba l'ira per sempre. 10 Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre sconfitte. 11 Poiché, quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. 12 Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi il sapore amaro della sconfitta. 13 Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il Mou verso quelli che lo temono. 14 Perché egli conosce la nostra natura e si ricorda che siamo polvere. 15 I giorni dell'uomo sono come l'erba; egli fiorisce come il fiore del campo; 16 se il vento gli passa sopra, egli non è più e il suo luogo non lo si riconosce più. 17 Ma la benignità del Mou dura d'eternità in eternità per quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli degli Interisti, 18 per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica. 19 Il Mou ha stabilito il suo trono a San Siro, e il suo regno domina su tutto. 20 Benedite il Mou, voi interisti potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola. 21 Benedite il Mou, voi tutti interisti, voi madridisti, che fate la sua volontà. 22 Benedite il Mou, voi tutte le sue vittorie, in tutti i luoghi del suo dominio. Anima mia, benedici il Mou!

domenica 8 aprile 2012

Agnello preparati

In questi giorni, come ogni anno in Quaresima, è molto acceso il dibattito sul mangiare o meno l'agnello a Pasqua. Durante l'anno non frega un cazzo a nessuno, ma a Pasqua guai chi li tocca. Mi ricorda un pò una citazione di House:
Assistente #18: Lei è ateo.
House: Solo a Pasqua e a Natale, tanto il resto dell'anno non è importante.
Quindi ecco 10 motivi per cui mangerò l'agnello a Pasqua.
  1. Perchè mia madre lo fa veramente fantastico.
  2. Perchè durante tutto l'anno mangio mucche, maiali e maialini, pecore, conigli, cinghiali, pesci di tutti i tipi, polli. Non mangiare l'agnello a Pasqua sarebbe una forma di razzismo, ed io non sono razzista.
  3. Perchè la Bibbia dice di mangiarlo: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che prende su di sé il peccato del mondo." E non sia mai che vada contro il volere di quel libro fantasy.
  4. Perchè se nessuno mangiasse più l'agnello, molte piccole aziende locali andrebbero a scatafascio, e molte famiglie finirebbero sul lastrico, ed in questo momento non è il caso.
  5. Perchè in Natura esiste la catena alimentare, il più piccolo viene mangiato dal più grande. E' così dall'era dei tempi e così sempre sarà, quindi mangiare l'agnello non è contro natura.
  6. Perchè non lo mangio solo a Pasqua, ma anche in altri momenti dell'anno. Non mangiarlo a Pasqua sarebbe da incoerenti, ed io sono una persona coerente.
  7. Perchè rispetto il tempo che la mia mamma passa a cucinare e rifiutarmi sarebbe un'offesa.
  8. Perchè non condivido, anzi non credo minimamente alla teoria per cui mangiare carne è dannoso per il nostro organismo. Mangiare chili di carne tutti i giorni può essere dannoso. Se non altro perchè siamo onnivori per natura, altrimenti saremmo stati degli erbivori.
  9. Perchè così ho sempre un argomento di conversazione con quei finti naturalisti che sono contrari senza motivo, o con motivi assurdi. Non capisco perchè si arrabbino con chi decide di mangiare l'agnello a Pasqua. Cos'è, la mucca e il maiale meritano forse meno rispetto?
  10. Perchè dopo un attenta analisi della questione non sono riuscito a trovare un valido motivo per cui non dovrei, e quindi fino a che ci sarà, continuerò a mangiare tranquillamente l'agnello a Pasqua e a dormire altrettanto tranquillamente la notte.

sabato 7 aprile 2012

La schedina del weekend: 7 - 8 aprile 2012

Ecco i miei consigli per questo weekend.
Scommessa Facile - Scommessa Difficile

venerdì 6 aprile 2012

Pillole di distruzione

Davo un occhio ai vecchi post. Quelli che scrivevo di getto nel mezzo della notte. Come oggi.
L'organizzazione degli eventi di gruppo è una cosa che mi ha sempre snervato. Io sono una persona ordinata su questo: faccio liste, itinerari,  proposte alternative. Per questa volta, non ho nulla da organizzare per il semplice motivo che "balzerò". E' una decisione che non avrei mai pensato di poter prendere, anche fino ad un mese fa. Perchè ero affezionato a certe persone, e soprattutto perchè non mi sarei mai perso un "evento" del genere. Ma a volte è meglio prendere decisioni drastiche perchè capisci che far finta di nulla e continuare ad essere trattato come una merda non ti va più bene.
Certo l'alternativa più probabile è stare solo a casa, ma non sarebbe nemmeno una novità anche per come si è messa la situazione ultimamente. Mi è stato fatto notare che "l'uomo è un animale socievole". Si ma anche i leoni ogni tanto si rompono le palle del branco e se ne vanno. Ok non è proprio così ma è un bel finale.

giovedì 5 aprile 2012

Ipocondria canaglia

In queste due settimane ho letteralmente divorato 4 serie di House che avevo in arretrato. Di serie "mediche" ho sempre seguito di Grey's Anatomy, ma dopo aver saputo della futura chiusura del telefilm di punta della Fox ho deciso di rimettermi in pari per poter seguire le ultime in contemporanea. Solo che questa serie mi fa uno strano effetto: a volte mi sembra di avere un sacco di sintomi simili (non quelli tipo allucinazioni, cecità, sbalzi d'umore, o coma, ma i più "comuni").
Facendo una rapida ricerca sulla rete ho letto che i medical drama possono accrescere in modo esponenziale l’attenzione verso il proprio stato di salute, fino a favorire comportamenti ipocondriaci. Questo è quanto è emerso da uno studio statunitense condotto da ricercatori della University of Rhode Island.
A legare i serial medici e l'ipocondria, una ricerca dell'Università del Rhode Island, diretta dal professor Yinjiao Ye e pubblicata su "Mass Communication and Society": gli studiosi hanno messo sotto la lente 274 giovani adulti, osservando come si rapportassero ai telefilm e come tali programmi influenzassero la loro vita quotidiana. Per i ricercatori, tali programma agiscono come armi a doppio taglio: da un lato rendono più consapevoli dell'importanza della salute e della prevenzione, e questo è positivo. Dall'altro, però, possono provocare cattive interpretazioni e generare eccessive paure.
Detto altrimenti, alcuni spettatori guardano la TV in cerca di risposte facili e veloci. Questo bisogno, unito alla scarsa conoscenza della materia trattata, fa in modo che il soggetto si percepisca come invaso da malattie e germi letali.
Tuttavia, gli studiosi ammettono i limiti del lavoro, legati ai limiti numerici del campione, ma ritengono che le conclusioni possano essere valide anche su scala più ampia. Per usare le parole del professor Ye, "Questo gruppo di intervistati ha mostrato insoddisfazione, (però) ho il sospetto che se avessi studiato una popolazione più generale il malcontento sarebbe ancora più alto".

mercoledì 4 aprile 2012

Altri bevitori di sangue

Ieri sono stato costretto con minacce a guardare The Vampire Diaries. Per chi (fortunatamente) non sa ancora cosa sia, ve lo riassumo.
La vicenda si svolge nella anonima cittadina di Mistyc Falls apparentemente insignificante, dove la gente sparisce e muore dissanguata. La cosa viene considerata normale e archiviata come "attacchi di animali", quindi se avete in mente di andare in campeggio è il posto giusto per voi.
La protagonista è una ragazzina di nome Elena, probabilmente diretta discendente della famosa Elena di Troia. La ragazza è da poco rimasta orfana e, in risposta alla sindrome di abbandono, si aggira puntaulmente in luoghi sempre più allegri e stimolanti quali i cimiteri e cripte abbandonate. Incontra un nuovo ragazzo (dopo aver scaricato il suo ex, Matt, con la solita scusa "la colpa è solo mia") di nome Stefan Salvatore; è un tipo tenbroso, affascinante, insomma quella sferzata di normalità di cui Elena ha bisogno.Inoltre sembra che Stefan non solo sia affetto da miopia di stadio avanzato (oltre una lacrimazione di sgradevolissimo colore cacca), non solo tiene in ostaggio un suo parente nel vecchio Manicomio di famiglia ma, ha un fantastico fratellino maggiore sadico di nome Damon. Mentre Stefan sembra la reincarnazione del ben più noto Edward Cullen, il fratellino Damon ha uno spiccato carattere vivace che ricorda molto più Dracula, per non parlare della faccina da serprente che lo fa assomigliare in maniera sospetta a Voldemort.
E questo è solo il pilot. Mi immagino cosa potrà accadere nelle prossime due puntate (obbligato a vedere pure quelle).

martedì 3 aprile 2012

NO alla censura degli anime

Tempo fa parlavo di censura negli anime. Oggi riprendo il discorso e faccio qualche esempio delle censure fatte alla versione italiana.
In molti anime destinati ad un pubblico al di sopra dei 14 anni non è raro trovare scene vagamente erotiche. Anche se sono molto rare scene di sesso esplicito in un anime, si trovano spesso episodi in cui si vedono nudi o seminudi di personaggi femminili, o in cui i personaggi si scambiano semplici effusioni. Queste sequenze sono generalmente tagliate ove possibile, anche allungando o ripetendo sequenze contigue. Esempi di censure di questo tipo si trovano in alcuni episodi di Occhi di gatto, Il mistero della pietra azzurra e Dragon Ball, ma soprattutto in Ranma ½. Un caso eclatante è forse quello della serie È quasi magia Johnny, in cui è stata censurata la scena di un bacio tra i protagonisti, nonostante questa sequenza sia presente tra quelle che compongono la sigla italiana dell' anime.
In altri casi sono state censurate scene in cui i personaggi muoiono o si feriscono vistosamente, e scene in cui subiscono graffi o ricevono schiaffi. Ad oggi questi tagli, molto diffusi negli anni 90 e nei primi anni 2000, sono stati diminuiti, tuttavia rimangono delle eccezioni: ad esempio, in One Piece spesso viene cambiato il colore del sangue per renderlo più scuro, in Naruto talvolta su alcune scene particolarmente violente è stato applicato l'effetto negativo per sovvertire i colori, anche se di recente hanno smesso di fare ciò, rendendo, dunque, ben visibile il colore originale del sangue. A partire dagli anni 90, nella maggior parte degli anime trasmessi sulle reti Mediaset, la parola morte e i verbi morire, uccidere e ammazzare vengono sostituiti in sede di doppiaggio con termini più blandi, ovvero «eliminare», «fare fuori», «sparire» o «andare all'altro mondo», come nel caso delle tre serie di Dragon Ball, One Piece e Naruto.
Un esempio celebre di dialoghi aggiuntivi si trova nella serie I Cavalieri dello zodiaco dove i dialoghi, oltre ad essere rimaneggiati, sono stati anche aggiunti quando i personaggi restano in silenzio (da notare che l'adattore dei dialoghi Stefano Cerioni spiegò che molti "stravolgimenti" erano anche dovuti al fatto che i copioni su cui lavoravano erano molto lacunosi). Un altro caso famoso è Dragon Ball: in genere la voce narrante dovrebbe commentare solamente all'inizio e alla fine dell'episodio, mentre i personaggi avversari durante un combattimento dovrebbero studiarsi in silenzio (per aumentare la tensione), invece nell'adattamento italiano vengono aggiunte riflessioni di pura fantasia. Ciò accade anche quando ad alcune scene sono legati eventi culmine, come un rapporto sentimentale o un avvenimento tragico o violento. Queste sono manovre che alterano, in modo a volte non marginale, quanto voluto trasmettere dall'autore.
In questi casi i dialoghi sono spesso modificati per adattarli a precedenti tagli o modifiche. Questo fatto a volte, si trasforma, secondo molti spettatori, in una vera e propria offesa verso il pubblico, in quanto è come dire che gli spettatori non sono capaci di seguire l'anime. Come nel caso dell'ultimo episodio di Sailor Moon, dove si sente la voce di un personaggio spiegare la battuta di Usagi (Bunny), che non aveva capito cosa le avesse appena detto l'amico Seya; questo fatto viene ritenuto irrispettoso verso il telespettatore, perché lo mette allo stesso livello della protagonista. Tenendo conto poi, che le persone che seguono attentamente l'anime, per quanto piccoli possano essere, capirebbero subito la situazione anche senza l'aiuto del narratore. Inoltre, la voce fuoricampo copre spesso anche alcune scene dove si sente una musica o dei rumori in sottofondo.
Come nel caso dell'anime di re Artù, dove in una scena silenziosa di otto secondi, si vede un panorama che mostra un villaggio tranquillo con il solo sibilare del silenzio. Nella versione italiana, invece, tale silenzio viene coperto dalla voce del narratore, che evidenzia come la calma del luogo porti a sentire persino il debole rumore del vento. Tale discorso, però, copre lo stesso vento, rendendo il suo commento totalmente privo di senso.

lunedì 2 aprile 2012

Ho perso le parole

Ho perso le parole. Eppure ce le avevo qua un attimo fa. Dovevo dire cose, cose che sai, che ti dovevo, che ti dovrei.
Ho perso le parole. Può darsi che abbia perso solo le mie bugie. Si son nascoste bene, forse però,
semplicemente, non eran mie.
Ho perso le parole e vorrei che ti bastasse solo quello che ho. Io mi farò capire, anche da te, se ascolti bene, se ascolti un po'.
Sei bella che fai male. Sei bella che si balla solo come vuoi tu. Non servono parole, so che lo sai: le mie parole non servon più.
Credi. Credici un po'. Metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo credi. Credici un po' di più, di più davvero.
Ho perso le parole. Oppure sono loro che perdono me. Io so che dovrei dire cose che SAI, che ti dovevo, che ti dovrei.
Ma ho perso le parole e VORREI CHE MI bastasse solo quello che ho. Mi posso far capire anche da te, se ascolti bene, se ascolti un po'.
Credi. Credici un po'. Metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo credi. Credici un po' di più. Di più davvero.

domenica 1 aprile 2012

Dialoghi veri di un sabato improbabile

Da Zigante (bar del luogo)
Stefano - "Oh Ziga ma che cazzo metti link di 'Noi che viviamo con 900 euro al mese'? Ma non ti vergogni? 900 ogni tre giorni vorrai dire."
Zigante - "C'è crisi altrochè."
Poco dopo
Z - "Guarda i cechioni nuovi che ho messo alla macchina."
S - "Eh la crisi vero?"

Durante il serale di Amici
M - "E comunque secondo me Alessandra sembra la versione da contrabbando di Meredith."

Stile
M - "Non sembro Patrick Jane oggi?"
Luca - "Si ti mancano solo i capelli biondi."
M - "Vado a farmi i colpi di sole?"
L - "Si ti mancano solo quelli ormai. Con quei capelli puoi tutto."

Indicazioni
Jack - "Dove siete?"
M - "Siamo vicino alle palle luminose."
J - "Ma non son sul soffitto?"
M - "Eh evidentemente son cadute."

Se non hai un iphone
M - "Vai sul mio blog che voglio vedere la visione mobile."
Luca - "Hai riaperto il blog?"
M - "Eja Lu."
L - "Scrivimi il link."
Dopo un'analisi accurata
L - "Bello è bello. Però si vede che non hai un cazzo da fare."

Minacce fisiche
Fede - "Minchia Misciu se non ti tagli i capelli vengo a casa tua di notte e ti raso a zero. Non posso fare lezioni con te conciato così accanto."

Lezione sui telefilm
M - "Mi devi passare Prision che lo voglio rivedere che mi mancano alcune puntate."
Luca - "Bellissimo, l'ho guardato tutto almeno 4 volte."
M - "Io quelli che ho visto più di tutti sono How i met your mother e The big bang theory."
L - "Che brutti, non mi fanno ridere."
M - "Fermati e fammi scendere dalla macchina."

Fine serata
Uffi - "Misciu pasquetta?"
M - "Ho in programma una maratona di House."
U - "Ahahahaha scemo."
M - "Non capisco perchè tu stia ridendo."